A/1m 16/04/2011 HC Bra - HC Suelli 3 - 3
16/04/2011 21:10
|
Niente da eccepire per la partita, bellissima ed avvincente, purtroppo negativo e' stato quanto successo fuori degli spogliatoi, cancelli aperti un branco di "tifosi" del Bra che urlano cose che in uno sport da Gentlemen non si dovrebbero udire. Giocatori che cercano lo scontro e ancora i tfosi che si mettono a menare i giocatori, bastonate, pugni, danni, peccato che mentre tuitta questa gazzarra avveniva c'erano presenti circa 5 societa' di hockey con al seguito decine di bambini.
I carabinieri di Bra, intervenuti erano più' concentrati a controllare i mezzi che partivano, che prendere i nomi dei teppisti. Uno spettacolo indegno, che con l'hockey ha nulla da vedere. Ora cosa accadra'? Niente!!!
Pavello
|
17/04/2011 00:07
|
BHè,ASPETTA DICIAMO CHE OLTRE AI TIFOSI DEL BRA CE NE HANNO MESSO ANCHE DEL PROPRIO I GIOCATORI DEL SUELLI....QUINDI EVITIAMO GIà DI PRENDERE PARTE MA DICIAMO INVECE CHE GLI SCONTRI SON VENUTI DA ENTRAMBE LE SQUADRE...NON INIZIAMO A PUNTARE IL DITO CONTRO UNA SOCIETà E BASTA...HANNO MENATO ENTRAMBE LE SQUADRE,SE NE SONO DATE,HANNO FATTO UNA FIGURA DI MERDA E BON....
NEUTRO
|
17/04/2011 00:14
|
Spettacolo certamente indegno ma...perché nessuno si indegna così tanto di quanto succede a Suelli? Non facciamo gli ipocriti, sappiamo che per tante squadre è sempre stato difficile andare in tasferta in Sardegna. Forse dovremmo tutti farci un esamino di coscienza prima di parlare. Solidarietà ai giocatori del Suelli che hanno subito l'aggressione, ma solidarietà anche alle squadre aggredite verbalmente e fisicamente in provincia di Cagliare. Giochiamo a hockey per piacere!!!
Doamnda
|
17/04/2011 10:16
|
Cari signori, che vi ergete a difendere le vostre societa' "sportive", sappiate che quello non era hockey. Poi io non ho parlato di nessuna squadra in particolare, ne del Bra e ne del Suelli, i giocatori che hanno reagito mi auguro saranno puniti (e qui solleverei dubbi), a prescindere da chi lo ha fatto per primo, in Sardegna io non c'ero, non mi interessa cosa e' successo non sono tifoso, io faccio hockey per i più piccoli, e con il mio post se non lo capite, difendo loro che saranno il futuro di questo sport, ma se assistono a certi "spettacoli". Comunque ero di fronte agli spogliatoi e ho assistito in prima persona a quello scempio, i cancelli erano aperti c'erano bambini ovunque, e chiunque poteva entrare ed uscire, secondo me ce ne sarebbe sia per le societa' (entramnbe), per l'organizzazione e anche per le forze dell'ordine (che inettitudine!). Un chiarimento: a chi fa questo sport non interessa il pugilato, i campi non sono palestre, ma sopratutto certo tifo da calcio deve restare fuori dai cancelli, anzi dal campo, di qualunque squadra o colore sia. Un'ultima cosa, a volte quando si beve, esce fuori il vero, la realta' delle persone, ma anche la bassezza, quindi un consiglio: chi non e' capace a bere, chi non regge nemmeno due birrette sghimbescie, e' molto meglio che non beva!
Pavello
|
17/04/2011 11:21
|
Ho letto ciò che ha scritto Pavello e non sono rimasto per niente stupito quando ho letto che una delle due squadre era il SUELLI del Consigliere Federale intrallazzatore Luca PISANO. Io non so chi abbia incominciato per primo ma basta molto poco per far saltare la mosca al naso ai giocatori del Suelli sia che giochino in casa che in trasferta.Naturalmente se i cancelli erano aperti grosse responsabilità le ha il BRA e non penso che chi fosse un pò alticcio fossero tifosi del SUELLI. Adesso tutto è in mano dei due arbitri Borda e Pizzi,noti cagasotto, e di quello che scriveranno nel referto di gara,sempre che abbiano visto qualcosa!!!!!. Il SUELLI non rischia più di tanto visto i "buoni uffici" che ha PISANO in Federazione. Ricordiamo ci che nella gara di andata dei giocatori del SUELLI erano stati puniti pesentemente. In quella circostanza il PISANO si era permesso,e questo è noto in tutta Italia,di telefonare in Federazione per sapere che cosa avevano scritto gli arbitri sul referto di gara. I provvedimenti furono per ricordarceli 6 giornate a CIRINA per tentata aggressione ad un avversario -cap. della squadra-,4 giornate a CUCCU e CARIA per aver colpito un avversario tutti giocatori del SUELLI e PERELLI del Bra 4 giornate di squalifica per aver strattonato e colpito un avversario.Gli arbitri erano Mazzini e Zanotto. Ecco perchè PISANO che si era reso conto di cosa avevano combinato,fece la famosa telefonata. Di fronte a tanta tracotanza la Federazione che ne era a conoscenza non ha preso nessun provvedimento verso il suo Consigliere Federale.Visti i precedenti della gara dell'andata fprse si capisce meglio quello che è successo ed il motivo,molto probailmente colto al volo dai sardi,lo ha dato il comportamento del pubblico braidese. Ora aspettiamoci un'altra telefonata di PISANO in Federazione per chiedere lumi sul referto arbitrale,tanto non interviene nessuno vero Luca DI MAURO.
Vate
|
17/04/2011 11:57
|
In uno sport normale entrambe le società verrebbero pesantemente multate e squalificate, compreso il campo. Invece nel nostro sport si giocheranno le finali scudetto a Suelli e le finali di coppa Italia a Bra. Ma c'è ancora qualche consigliere con un pizzico di sale in zucca? Si possono organizzare tornei così importanti su campi così pericolosi?
Dr.drea
|
17/04/2011 18:04
|
Per commentare il big-match della 14esima giornata del campionato di Serie A1 maschile, terminato con un pareggio per 3-3 tra Hc Bra e Suelli bisogna partire dal fondo e, purtroppo, con un episodio che non ha nulla a che vedere con l'hockey su prato.
Al termine del match infatti, i giocatori del Suelli venivano aggrediti da alcuni sostenitori dell'Hc Bra all'interno della zona spogliatoi ed erano costretti ad attendere più di un'ora perché le forze dell'odine riportassero un po' di calma e permettessero così al pullman rossonero di lasciare l'impianto di gioco scortato.
Un clima pesante che gli stessi sostenitori avevano creato da inizio gara, bersagliando di cori e striscioni offensivi giocatori e società sarda per tutto l'arco dei 70 minuti.
Un vero peccato perché invece in campo il fair play da parte delle due squadre è stato massimo. Mai un gesto sopra le righe nè alcuna forma di protesta. Ci hanno poi pensato alcuni pseudo-tifosi a rovinare tutto.
presente
|
17/04/2011 20:28
|
Sono d'accordo con Pavello, ero anch'io con i piccoli, noi cerchiamo di insegnare alle nuove leve il rispetto dell'avversario in campo e fuori, andiamo a dire ai genitori che il nostro "mondo" non è come quello del calcio. Non importa chi abbia iniziato: se ci fosse stata un po' di maturità, l'"offeso" si sarebbe potuto girare dall'altra parte e andare per la sua strada. La scusa che erano capitati già dei tafferugli durante l'andata non regge: ora dal Suelli ci sarà la contro-risposta perché a Bra c'è stato lo "scontro"? Questo atteggiamento: "non è colpa mia, è stato l'altro ad iniziare" è molto infantile. Quello che mi ha dato più fastidio che tutti, compreso le forze dell'ordine, sembrano non essersi accorti della contesto delicato in cui si è svolta la rissa: in mezzo ai "contendenti" c'erano i bambini che andavano e venivano dagli spogliatoi e non c'è stato un minimo rispetto per loro. Mi chiedo come ora come i giocatori ed i tifosi potranno ancora confrontarsi seriamente con i giovani atleti questo soprattutto chi, oltre a giocare, è allenatore delle giovanili. Un consiglio: chiedete scusa per il comportamento adottato e dite loro che quello che hanno veduto è ciò che non devono fare.
Presente
|
18/04/2011 12:58
|
Peccato! Fortunatamente non ero presente ma quanto descritto mi atterrisce. Anche noi diciamo ai nostri bambini e ai loro genitori che queste cose nell'hockey non succedono e in effetti a noi non sono mai successe. Peccato. Mi auguro che questi atteggiamente vengano stroncate sul nascere! Il nostro sport ha troppi problemi per potere sopportare anche questo. Aggiungo che se mi dovesse capitare di essere presente in situazioni come queste probabilmente smetterei di promuovere l'hockey.
hockeista rattristato
|
18/04/2011 13:54
|
Caro Pavello, è un piacere sentire quello che dici perché ho provato le stesse sensazioni.
Secondo me una delle cose che avrebbero dovuto fare i carabinieri sarebbe dovuto essere quello di prendere le generalità dei presenti (anche se nomi e cognomi di quelli, a Bra li conoscono tutti!) più che altro per poi prendere provvedimenti in seguito, ad esempio ricorrendo all'obbligo di firma nei giorni delle finali scudetto.
Più che altro perché a Suelli la mia paura è che si ripetano le stesse cose, magari addirittura con scontri tra tifoserie... Uno SCHIFO!!!!
Detto ciò mi sento di giustificare almeno parzialmente i giocatori delle due squadre perché, anche se non mi è mai capitato, credo sia difficile in certe situazioni far finta di niente e non reagire... Dopo la prima scintilla è stato un po' un "tutti contro tutti".
Mi sento di giustificarli anche perché in campo hanno dimostrato di aver messo da parte le ruggini dell'andata, comportandosi lealmente. Da hockeysti. E questo da una parte e dall'altra.
Un consiglio alle società che gestiscono l'hockey a Bra.
Da voi l'hockey è una fantastica realtà, non permettete a 4 ubriachi che non hanno mai giocato e non sanno cosa sia lo sport di infangare quanto di bello avete fatto in oltre 40 anni di storia. Prendete voi per primi le distanze da questi individui se le forze dell'ordine non pensano a fare il loro lavoro.
Lo stesso discorso, sia chiaro, vale per tutte le società che hanno gli stessi problemi. Solo che questa volta è capitato e Bra e siamo a prendere loro come esempio. Ma non sono gli unici.
Viva l'hockey, quello vero. Sempre e comunque.
altro presente
|
18/04/2011 14:31
|
X "Ero presente"
Carissimo, non eri presente per niente... e lo sai! piantala!
Hockeysta
|
18/04/2011 18:09
|
Voglio rispondere a domanda; guarda che le uniche squadre sarde il cui pubblico e dirigenti non si comportano bene sono una il Suelli,che ormai è assodato,l'altra è una squadraben nota di Cagliari.Ciò non vuol dire che le altre squadre sarde si comportino male, anzi è il contrario.
hockeysta sardo
|
|